lunedì 28 maggio 2012

Ricetta tipica delle Marche: i biscotti del pescatore

Questa settimana sono molto curiosa di andare a vedere cosa hanno pubblicato le mie care amiche di viaggio. Insieme percorriamo virtualmente l'Italia e spesso per prime conosciamo ricette delle nostre zone, le proviamo, le testiamo, le fotografiamo e poi le proponiamo. Il nostro intento è quello di farvi assaporare gusti diversi e sopratutto nuove realtà. Il tema che abbiamo curato questa settimana è relativo ai "Dolci e piccola pasticceria" tipica regionale. Quindi se siete  curiosi, oltre al mio, questi sono i blog con le relative ricette da seguire per gustare sapori e profumi della nostra bella e gustosa Italia


LIGURIA:    i canestrelli rivisitati di Un’arbanella di Basilico
UMBRIA:  Birbanti di 2 Amiche in Cucina
MARCHE: I biscotti del pescatore di La Creatività e i suoi Colori

ABRUZZO: Bocconotto di Castel Frentano di In Cucina da Eva


I BISCOTTI DEL PESCATORE






Questi biscotti sono molto semplici, sia per la modalità di preparazione, sia per gli ingredienti e tradizionalmente venivano preparati dalle mamme e dalle mogli dei pescatori, che, per lavoro, rimanevano fuori casa diversi giorni. Infatti la caratteristica dei questi dolcetti è di mantenere inalterato la propria fragranza  per diverso tempo.

Ingredienti

gr.400 di farina 00
3 uova
gr.180 di zucchero 
gr.100 di burro ammorbidito
gr. 50 di uva sultanina ammollata
gr. 100 di frutta secca (noci, pinoli e mandorle)
1/2 bustina di lievito

In una terrina mescoliamo le uova con lo zucchero, il burro, la farina e il lievito. Otteniamo un impasto morbido ed aggiungiamo l'uvetta e la frutta secca. Facciamo delle piccole palline, leggermente schiacciate, che metteremo sulla teglia del forno imburrata. Inforniamo a 170° per 20 minuti in forno statico. Sforniamo e lasciamo raffreddare sulla grata. Buon appetito!


Oggi vi lascio con questa immagine che riporta alcuni versi affissi sulla parete di una via di Fano: una città di mare e di marinai. 

sabato 26 maggio 2012

Muffin ... in trasparenza

Se, con poche parole, dovessi definire i muffin direi che sono dei mini dolcetti che racchiudono nel loro cuore un' anima delicata e, allo stesso tempo, decisa. Certo! Non dobbiamo farci trarre in inganno dalle loro minute dimensioni. In realtà, gli ingredienti più svariati, che si possono utilizzare per realizzarli, ci danno subito un'idea della vasta gamma di sapori e di colori: cioccolato, frutta secca, glasse, frosting, creme, frutta fresca, caffè. Inoltre, dobbiamo dargliene atto: hanno la caratteristica di  essere i veri rappresentanti  di ogni ricorrenza, assumendo forme svariate ma sempre inerenti all'occasione.
Un dolce pensiero per un'amica


 Un Natale da ricordare


Due cuori ed un unico amore


La primavera alle porte


Un grande traguardo: 25 anni di matrimonio


Ma ci sono anche i "piccoli" momenti, quelli che decido di regalare solo a me stessa, in quelle giornate tristi e spesso uggiose. E giro in cucina, senza una vera meta, ma con tante idee in testa ... forse troppe. Ed ecco che una voglia di qualcosa di dolce mi assale. Ho poco tempo, debbo andare a lavorare, quindi niente di impegnativo ma veloce e mignon. Sono loro che vengono in mio aiuto: i muffin e questa  
   volta nella loro vera veste ... in trasparenza.
A dire il vero avevo già preparato la loro copertura con la pasta di zucchero, realizzando fiori di svariate forme e colori ma ... non potevo nascondere la vera essenza del mio dolcetto. Mi sembrava avvilente realizzare un muffin, umido al punto giusto, zuccherato ad ok, delizioso al palato ed alla vista e poi ... ricoprirlo! No, oggi, no!!! L'ho fatto per tante volte, ma oggi ho deciso di cambiare e di mostrarlo nella sua semplicità ... senza veli.


Ingredienti
3 uova
gr.150 di zucchero
gr. 170 di farina
gr. 150 di olio extravergine d'oliva
1 vasetto di yogurt al naturale
1/2 busta di lievito in polvere


Oggi niente frullatore, e niente planetaria ma semplicemente una frusta a mano utilizzata per montare le uova con lo zucchero. Ho aggiunto l'olio, lo yogurt, la farina ed il lievito. Non sicura del mio esperimento, un pò dell'impasto l'ho versato nei classici pirottini di carta che poi ho posizionato nello stampo per muffin. 



Il resto del composto l'ho versato in piccoli bicchierini da liquore, leggermente unti. Tutto in forno per 20 minuti a 170°. Ho avuto qualche minuto di esitazione per la riuscita ma niente di più gratificante del profumo dei mini dolcetti che magicamente si cuocevano nel forno. Ho sfornato , controllando la giusta cottura con uno stecchino, e per qualche minuto sono stata rapita dai miei muffin e dalla loro costituzione, visibile attraverso il vetro del bicchierino: graziosissimi!!! Quindi mi è parso doveroso evitare di ricoprirli ma di utilizzare la pasta di zucchero per un minicentrino ricamato da porre alla base, come si fa per gli oggetti più preziosi. E cosa ne dite di omaggiarli con petali di fiori al loro passaggio?

 

Con questo post mi piacerebbe partecipare al contest indetto dal blog "La cultura del frumento" di Molino Chiavazza


nella speranza di farvi assaporare il vero sapore dei muffin! .... niente di più semplice!

lunedì 21 maggio 2012

Riso e lenta

Ed ecco che a bordo della ormai famosa carovana che percorre l'Italia, facendoci conoscere ricette tipiche, vi presento il tema di questa settimana: il riso. Mi rendo conto che per noi marchigiani il riso non sia un ingrediente tipico nella nostra tradizione culinaria, ma è comunque molto presente oggi, come ieri, nelle nostre tavole. Spesso lo ritroviamo abbinato ad altri ingredienti, quali  le verdure: il riso con i carciofi, con gli asparagi o lo sformato di riso con verdure di primavera; altre volte è abbinato con il pesce: riso alla pescatora, riso con il brodo di guatti o di busbane, riso sa le purass; e come non menzionare il famoso riso con il "diamante nero della cucina", ossia con il tartufo, visto che le Marche sono tra le regioni dove si possono trovare questi pregiati prodotti naturali. Mia intenzione è presentarvi una ricetta che sa di tradizione allo stato puro e soprattutto semplice: il riso con la lenticchia.


Vi invito ad andare a vedere anche gli altri blog, che hanno aderito a questa meravigliosa iniziativa


Potrete così conoscere nuove ricette da tutte le regioni della nostra bella Italia:


Riso con la lenticchia



                                                                           Ingredienti

Riso
lenticchia
cipolla
carota
sedano 
sale
aglio 
pepe o peperoncino
olio

Cuociamo la lenticchia per circa un'ora in un brodo vegetale realizzato con acqua, sedano, carota, cipolla, aglio e sale. In un tegame facciamo appassire la cipolla in un filo d'olio, uniamo il riso e aggiungiamo acqua continuando la cottura. A metà cottura del riso, uniamo le lenticchie precedentemente cotte, l'olio e il peperoncino portando a termine la cottura del riso. Impiattiamo, uniamo un filo d'olio e a piacere il prezzemolo tritato fresco e peperoncino



A mio avviso nella semplicità di questo piatto possiamo assaporare i gusti delicati degli ingredienti che si legano dando vita ad una portata ricca e gustosa.
Ops! Dimenticavo di farvi assaggiare una cucchiaiata, anche se sono sicura che avete preso nota degli ingredienti e siete già in cucina a spadellare il mio: RISO E LENTA.
  
 

lunedì 14 maggio 2012

Ricetta tipica delle Marche: la crescia sa i arvans


Eccomi pronta come tutti i lunedì mattina alle ore 9.00 a pubblicare la ricetta tipica della regione Marche; questa settimana il tema è "I rustici". Vi invito a visionare anche gli altri blog che hanno aderito a questa splendida iniziativa, dove ogni regione pubblica una ricetta tipica della propria zona. Si ha così la possibilità di conoscere molte ricette provenienti da ogni parte d'Italia avendo la sensazione di viaggiare in un grosso carrozzone inseguendo un bellissimo arcobaleno. Quindi non perdetevi l'occasione di salire a bordo assaporando gusti, profumi, aromi diversi insieme a:

CALABRIA:  A pizza chi brocculi ‘ffucati  di Rosa ed Io
CAMPANIA:  Panini napoletani    di Le Ricette di Tina

SICILIA: Arancini Rustici di Cucina che ti Passa
TOSCANA:  Cecina di Non Solo Piccante
LOMBARDIA: La fitascetta  di L’Angolo Cottura di Babi
VENETO: Pizza di polenta  di Semplicemente Buono
FRIULI VENEZIA GIULIA:  Strucolo de nose in straza (o Kuhani Struklji) di Nuvole di Farina
PIEMONTE:  Polpetton  di La Casa di Artù
EMILIA ROMAGNA: Erbazzone reggiano  di Zibaldone Culinario
TRENTINO ALTO ADIGE:   Strudel de patate di A Fiamma Dolce
PUGLIA:  di Breakfast da Donaflor (http://breakfastdadonaflor.blogspot.it/)
LAZIO:  di Chez Entity (http://elly-chezentity.blogspot.it/)
LIGURIA:    fiori de succa friti di Un’arbanella di Basilico
UMBRIA:  Torta al Testo di 2 Amiche in Cucina   
MARCHE: La crescia sa i arvans di La Creatività e i suoi Colori
ABRUZZO: Pizza rustica salata di In Cucina da Eva




La ricetta che posterò per questa occasione è "la crescia sa i arvans", intesa come pizza rustica realizzata con gli "avanzi" che spesso ci troviamo nel frigo: un ultimo pezzettino di formaggio, una fetta di mortadella o di prosciutto crudo rimasta dalla sera prima o un cartoccino di parmigiano grattugiato che parcheggia un po "stanco" da un po' di giorni. E visto che siamo in un periodo di crisi, quale altro modo per utilizzare tutte queste piccole rimanenze per preparare una pizza che ci farà leccare i baffi e deliziare l'olfatto e la vista! Questa pizza rustica è l'idea ottimale da mettere nel cestino da pic-nic o per la merenda dei propri bambini; inoltre, se tenuta in un luogo fresco o tra un canovaccio, si mantiene per qualche giorno.


Ingredienti


gr. 700 di farina
3 uova
gr. 25 di lievito
gr. 100 di parmigiano grattugiato 
gr. 100 di prosciutto crudo
gr. 100 di emmenthal
1 bicchiere di latte
1 bicchiere di olio
sale e pepe


In una ciotola impastiamo la farina, le uova, il lievito sciolto nel latte tiepido, il parmigiano grattugiato, l'olio, il sale e il pepe ottenendo un impasto morbido e compatto. Lasciamo lievitare per 30 minuti e poi aggiungiamo il prosciutto crudo e l'emmenthal, entrambi tagliati a dadini. Impastiamo velocemente e poi stendiamo in una teglia.




Lasciamo lievitare per altri 30 minuti e poi inforniamo a 180° per 45 minuti in forno precedentemente riscaldato. Sforniamo e lasciamo raffreddare sulla grata da dolci. Buon appetito!
Vi ricordo che il prossimo appuntamento con le ricette tipiche della regione Marche sarà lunedì 21 maggio alle ore 9.00 sempre in questo blog. Per altre ricette, da condividere insieme, si sentiamo durante la settimana.








lunedì 7 maggio 2012

Ricetta regionale marchigiana: tajarin senza uova con sugo di pomodoro


Ecco la mia ricetta: tajarin senza uova con sugo di pomodoro e se non ho sbagliato sono meno di 300 calorie per persona. Sono troppe ??? Non lo so! Non ho mai calcolato le calorie di un piatto. Per prima cosa sento il bisogno di ringraziare Eva per essersi unita al gruppo di blogger che, con le ricette tipiche regionali ogni settimana pubblicano e fanno conoscere i piatti della tradizione culinaria italiana. Benvenuta in questa sempre più numerosa famiglia, che io chiamo carovana dei sapori e dei colori italiani, che questa settimana si è sbizzarrita in un tema non molto facile. Andate a controllare e poi mi saprete dire che arcobaleno sono riuscite a creare, nonostante il tema un po'... LIGHT

CALABRIA: Insalata di stocco  di Rosa ed Io
SICILIA:  Insalata di baccalà   di Cucina che ti Passa
TOSCANA: Vellutata di porri di Non Solo Piccante
LOMBARDIA:   Crema di asparagi alla milanese  di L’Angolo Cottura di Babi
VENETO:  Moscardini alla veneziana di Semplicemente Buono
FRIULI VENEZIA GIULIA:  Minestra de bobici  di Nuvole di Farina
PIEMONTE:  Povronà  di La Casa di Artù
EMILIA ROMAGNA: I buslanei  di Zibaldone Culinario
TRENTINO ALTO ADIGE:  El smizolà e l’orzetto alla trentina di A Fiamma Dolce
PUGLIA:  La rasc ... com la uè la fasc di Breakfast da Donaflor
LAZIO:   Zuppa di Arzilla con broccolo romano di Chez Entity
LIGURIA:     ancioe crue a l’agro co-e tomate di Un’arbanella di Basilico
UMBRIA:  Bandiera    di 2 Amiche in Cucina   
MARCHE: I tajarin senza uova con sugo di pomodoro di La Creatività e i suoi Colori
ABRUZZO: Ciabotto,   di In Cucina da Eva .


 In realtà vi voglio confidare una mia piccola titubanza quando mi hanno proposto l'argomento e relativo piatto che dovevo affrontare e proporre questa settimana nel presentare la cucina tipica delle Marche: una ricetta light. Il primo pensiero è stato: "semplice!!!", poi a pensarci bene non è poi così banale. Nel pensare alla nostra tradizione è ovvio credere che tutte le ricette del passato fossero un po' ligth, visto che i condimenti erano limitati e i cibi erano spesso realizzati con ingredienti a basso contenuto di calorie. Ho avuto alcuni flash, o meglio alcune idee: la pasta margherita, un dolce con pochi e semplici ingredienti, il pancotto, ma qui il tocco finale è dato dal parmigiano: quindi sbalzo di calorie. Una valida ed ampia gamma di ricette mi è stata fornita dalle verdure: troppo banale presentare il minestrone, la baggiana, i gobbi gratinati, il fricandò di verdure; e così è stato per il pesce: la grigliata dell'Adriatico, le vongole a la pureta, i sarduncin a scotta a det. Poi non so per quale strano motivo il mio pensiero si è orientato verso un mio ricordo di bambina quando mia nonna mi preparava i tagliolini con il pomodoro. Vi garantisco: i ricordi spesso svaniscono o vengono annebbiati dal tempo che passa, ma i sapori e gli odori rimangono e sono proprio loro che diventano i veri artefici di quel meccanismo che danno vita e colore ai ricordi accantonati della nostra memoria. Stop! E via alla ricetta!!! TAJARIN SENZA UOVA CON SUGO DI POMODORO. Tengo a precisare che i tajarin sono una varietà di pasta fatta in casa con farina ed acqua e il loro formato è tra il tagliolino e la tagliatella.

                                                              Ingredienti per la pasta
                                                       
                                                              farina
                                                              acqua
                                                              sale

                                                              Ingredienti per il sugo

                                                              pomodori pelati
                                                              cipolla
                                                              olio extravergine
                                                              sale
                                                              prezzemolo

Per prima cosa impastiamo la farina con l'acqua e il sale, ottenendo un impasto sodo e compatto

  
   
Poi con il nostro affezionato mattarello stendiamo la sfoglia abbastanza sottilmente


Lasciamo asciugare leggermente la sfoglia che andremo poi a piegare e tagliare con il coltello formando i tajarin


Ed ora andiamo a stenderli per fare asciugare, in questo modo non si appiccicheranno e rimarranno ben distinti


Ora andiamo a preparare il sugo con il pomodoro nella maniera classica


Mettiamo un giro d'olio nel tegame con cipolla tritata, pomodori pelati, sale ed un trito di prezzemolo. Lasciamo cuocere per un decina di minuti e nel frattempo lessiamo i tajarin in abbondante acqua salata e bollente. Scoliamo e condiamo la pasta con il sugo. A piacere insaporiamo con prezzemolo tritato fresco. Buon appetito! E vi garantisco che, anche se si tratta di una ricetta ligth, è comunque molto gradevole e gustosa. 


sabato 5 maggio 2012

Come realizzare un portatorta in stoffa

Oggi niente ricetta di cucina ma un'idea per realizzare un dolce ... pensiero per un'amica, per la mamma o semplicemente per se. Si tratta di un portatorta in stoffa che in questo caso ho ricamato visto che doveva servire come souvenir di una vacanza trascorsa a Fano. La realizzazione è semplice: occorrono due pezzi di stoffa cm.80 x 40, che andranno cuciti dritto con dritto e poi rovesciati. Ricordatevi che nel lato corto andranno inclusi i manici, uno per lato, ed ognuno della misura di cm.30 x 8. A questo punto piegare i due lati e cucire tutto attorno. A piacere si può realizzare anche una taschina che sarà utilissima per contenere "i ferri del mestiere". E' ovvio che le misure possono variare in base alle proprie preferenze e per l'utilizzo che se ne vuol fare. Per informazioni più dettagliate contattatemi, sarà un piacere!!!

giovedì 3 maggio 2012

Una torta con i fiocchi ... anzi con le amarene Toschi

Questo post nasce dal bisogno di ringraziare la ditta Toschi per avermi dato la possibilità di esprimere la mia creatività. Vi consiglio di dare una sbirciatina al loro sito www.toschi.it  per rendervi subito conto del vasto assortimento dei loro prodotti che spaziano dalla frutta sotto spirito ai liquori, dagli sciroppi ai semilavorati per pasticcerie e gelaterie fino all'Aceto Balsamico di Modena IGP.Sinceramente credo che sia difficile valorizzare i loro prodotti, perché hanno già tutte le caratteristiche per essere catalogati come il meglio che si possa trovare sul mercato, sia dal punto di vista gustativo, che visivo ed olfattivo. Pur non essendo una golosa, non sono stata capace di trattenermi nel coccolarmi con un'amarena allo sciroppo, per non parlare delle scorzette d'arancia. Mi sono detta "Sabrina, ricordati, debbono servire per fare i dolcetti!!!", ma poi mi sono risposta "Ancora un pezzettino e poi basta!!!" E così  è stato. Con l'animo stracolmo di felicità ma anche di grande responsabilità mi sono messa all'opera: mille dubbi, mille perché. Avrei potuto inglobare le amarene in un plumcake, ma era un peccato cuocere quei frutti così buoni,si sarebbe perso tutto il vero sapore. Quindi ho optato per questa Torta cremosa con le amarene Toschi



Posso garantirvi che tutti i miei dubbi sono scomparsi appena mi sono resa conto che le amarene sarebbero state mie perfette alleate e collaboratrici

  

Un grazie anche allo sciroppo che mi è servito che insaporire e donare alla farcitura quel colore rosaceo




In realtà la torta è composta da strati di pan di spagna bagnati con maraschino alternati da panna cotta allo yogurt all'amarena e sciroppo Toschi (strato rosa) e da panna cotta alla ricotta con amarene Toschi.(strato bianco). Buon appetito!
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