giovedì 29 marzo 2012

Un pesce per il primo d'aprile

Avete presente quelle casette di legno in mezzo al bosco con affianco un ruscelletto, dove il tempo non ha le ore? Ecco questa sarà l'ambientazione del mio prossimo post! Non necessitano gli occhialetti 3D, ma solo un po' di fantasia: provate ad immedesimarvi e seguitemi in questo viaggio fantastico. Ma se la cosa non v'interessa non mi offendo avremo tanti altri post per stare insieme!!!


Avril era un povero papero che tutti i giorni combatteva il quotidiano per la sopravvivenza, ma non si sa perché ogni sera riusciva ad andare a letto felice e sereno. Aveva appena trascorso un inverno difficile, al freddo e all'agghiaccio,  e, a causa di qualche pranzo e qualche cena mancati, era dimagrito di un paio di chili. Oramai la primavera era alle porte, i primi germogli, timidamente, erano spuntati dai rami spogli da mesi, il profumo dei narcisi aveva inebriato l'aria, prendendo il posto del profumo dei funghi, e, non a caso, le rondini erano già tornate nei lori vecchi nidi, abbandonati prima dell'inverno. E già! Se non aveva sbagliato a fare i conti, giorno dopo giorno, eravamo giunti al primo di aprile. E proprio quella mattina, si era alzato con in testa l'idea di trascorre una giornata tra la natura, come se già non lo facesse tutti i giorni, ma forse prevedeva che sarebbe stata una giornata molto particolare: da ricordare. E. come dice un antico proverbio imparato dal suo vecchio nonno papero "Chi dorme non piglia pesci", si armò di canna da pesca e si diresse verso il ruscello, anche se in cuor suo sapeva già che non avrebbe pescato nulla. Camminava lentamente e scuoteva la testa mentre pensava "Niente pesce, niente pranzo: amara consolazione!". I suoi cari amici che erano soliti osservare questa scena quotidianamente, decisero all'unanimità di rendere la giornata un po' più allegra e movimentata con uno scherzo e si misero ad impastare acqua, farina formando tanti pesciolini, di forma e di colore e di sapore diversi. Ora usate la vostra fantasia e provate ad immaginare che ognuno degli amici di Avri ha farcito il proprio "pesciolino" in base alla propria creatività e alla propria professione: Lolly, il macellaio, ha farcito il "pesciolino" con un pezzettino di salsiccia; Nanny, il pasticcere, ha usato  una goccia di cioccolato; Willy, il salumiere, non poteva che realizzare un ripieno con il formaggio; per non parlare di Clelia, la fiorista, che con la sua fantasia ha utilizzato petali di violetta cristallizzati, mentre a Mariana, la fruttivendola, è bastato un pezzettino di pomodoro per farcire il suo piccolo pesciolino. E un pesce dopo l'altro, riempirono un cesto colmo che trasportarono sulle sponde del ruscello a monte di dove si era posizionato Avril e  lasciarono tutti i pesci nelle limpide e fredde acque del fiume, che, quasi per magia, presero vita. Nel frattempo Avril aveva già iniziato a pescare ma di pesci neanche l'ombra o meglio neanche una squama.Quando, ad un tratto, vide qualcosa muoversi: un leggero movimento argenteo, sembrava vedersi all'orizzonte. Quasi un miraggio, un branco di pesci, ad dire il vero un po' strani nella forma, ma pur sempre qualcosa con cui saziare la sua fame ormai invecchiata che lo stava divorando. Ed ecco che i primi pesci iniziarono ad abboccare, Avril incredulo e allo stesso tempo entusiasta non credeva ai suoi occhi; in poco tempo il suo cestino da pesca si riempe di pesciolini dai mille sapori, dai mille ripieni e il suo cuore trabocca di felicità. Avrebbe pranzato, avrebbe potuto invitare qualche amico e sarebbe entrato a far parte del club dei pescatori del paese. Era talmente felice che sentiva il bisogno di condividere con tutti il proprio stato d'animo tanto che durante il percorso per tornare a casa regalò tutti i pesci: a chi aveva più bisogno di lui, ad un passante, ad una donna incinta, ad uno zoppo, ad una vedova con treCi figli e persona dopo persona si ritrovò davanti casa con il cestino di nuovo vuoto, vuoto come la sua pancia. Mannaggia! Anche oggi senza pranzo! Non è possibile! Mettiamo qualcosa di nostro! Cosa ne dite se  in fondo, ma proprio in fondo al cestino, facessimo trovare ad Avril un ultimo pesciolino? A questa visione, magicamente gli  occhi del papero s'illuminano, un sorriso gli fa allungare il becco tanto da far uscire un vergognoso "qua,qua" e le sue zampette senza neppure pensarci un minuto si dirigono velocemente verso la cucina: ora il papero è pronto a preparare il miglior pesce dell'anno che con il tempo ha assunto il nome di pesce d'Avril. Ci tengo a precisare che anche senza il nostro piccolo intervento Avril quel giorno sarebbe stato comunque sazio: non di pesce ma di bontà e di altruismo verso gli altri. Aver condiviso il suo pescato con chi era più povero di lui gli aveva riempito l'animo di gioia e di felicità. Ci tengo a precisare che anche io ero tra gli amici di Avril che quel famoso giorno hanno ideato lo scherzo e per il mio caro amico papero ho realizzato un favoloso pesciolino ripieno di ... lavoro in un negozio di generi alimentari, quindi la risposta già ve la potete anche immaginare, ma perché mi siete simpatici e mi avete seguito fino qui  voglio condividere la ricetta con tutti voi.

                                                                      Per la pasta
                                           
                                                                      gr.300 di farina
                                                                      gr, 80 di olio extravergine
                                                                      gr.100 di vino rosso
                                                                      un pizzico di sale

                                                                      Per la farcitura

                                                                      Spinaci lessati
                                                                      1 peperone giallo
                                                                      1 peperone rosso
                                                                      2 uova
                                                                       parmigiano grattugiato
                                                                       1 fetta di emmental
                                                                        sale e pepe


Prepariamo la base impastando la farina con il vino rosso, l'olio e il sale ottenendo un composto morbido con il quale foderiamo in questo caso uno stampo a forma di pesce. Ci stendiamo uno strato di spinaci lessati, i peperoni, precedentemente tagliati a pezzettini e cotti in poco olio, le uova sbattute con il parmigiano ed infine l'emmental a cubetti, sale e pepe.




Non ci resta che ricoprire la mini tortina con una leggera sfoglia al vino ed infornare in forno preriscaldato a 180° per 40 minuti. Sforniamo e capovolgiamo il nostro "pesciolino". Auguro a tutti buon appetito e buon primo aprile!!!



Con questo post, corredato di racconto, ricetta e foto


partecipo al contest ideato ed organizzato dal blog La cultura del frumento


venerdì 23 marzo 2012

In anteprima: colomba pasquale veloce

Più che veloce direi velocissima! Sia nel realizzarla che nel mangiarla e ve ne accorgerete se seguirete la ricetta che posterò oggi. Lo so! E' ancora un po' presto per parlare di Pasqua e delle mille sorprese che possiamo realizzare in cucina per questa occasione, ma sono stata contaminata da questa esplosione di primavera. Dopo un lungo e freddo inverno ho sentito il bisogno di risvegliarmi come la natura preannunciando un periodo di rinnovamento in cucina. No,no!!! Non voglio cambiare i mobili della mia cucina, ma semplicemente proporre una cucina  fresca, vivace, tradizionale e allo stesso tempo ricca di idee innovative. Allora mi chiedo perché ho intenzione di pubblicare la ricetta della colomba pasquale, che di nuovo non ha niente e ne stanno girando un milione di versioni? Boh! Non saprei! O forse si!  Per prima cosa non si può cambiare dall'oggi al domani e poi, secondo voi, la mia colomba non è il simbolo del risveglio di tutti i nostri sensi!!!




Ingredienti

3 uova
gr. 100 di burro
gr. 200 di zucchero
gr. 350 di farina 00
1 bicchiere di latte
buccia grattugiata di un limone e di un'arancia
gr. 50 di farina di mandorle
1 bustina di lievito per torte salate
canditi, uvetta e gocce di cioccolato a piacere
un pizzico di sale

per la glassatura

un albume 
zucchero a velo
mandorle
granella di zucchero

 Montiamo molto bene lo zucchero con il burro ammorbidito, uniamo i tuorli, la buccia degli agrumi grattugiata finemente,il sale, la farina di mandorle, la farina, il latte, il lievito ed infine gli albumi, montati a neve. Amalgamiamo il tutto fino ad ottenere un impasto morbido e a questo punto uniamo a nostro piacere i canditi, l'uvetta o le gocce di cioccolato. Poniamo questo impasto in una teglia o in un contenitore  di cartaforno, aventi la forma di colomba. Ora passiamo alla glassatura: montiamo a neve l'albume e uniamo lo zucchero a velo e le mandorle tritate finemente fino ad ottenere una glassa molto morbida che andremo a spalmare sulla colomba. Decoriamo con granella di zucchero e mandorle intere. Inforniamo a 180° per circa 40 minuti. Prima di sfornare facciamo la classica prova dello stecchino! Sforniamo e lasciamo raffreddare sulla gratella. Buon appetito!



mercoledì 21 marzo 2012

Formaggelle dal profumo di primavera

La primavera è ormai alle porte, i deboli raggi di sole riscaldano l'aria che sembra avvolgere la natura con un leggero mantello dai colori tenui e dai profumi delicati. Basta dare uno veloce sguardo agli alberi che tutte le mattine inavvertitamente incrociamo o ai prati lungo il ciglio delle strade o ... basta alzare gli occhi per vedere svolazzare le prime rondini che cercano i vecchi nidi che frettolosamente avevano lasciato. E' una stagione meravigliosa: riesce magicamente a catturare i nostri sguardi e condurci per mano in un oasi di pace e di tranquillità. Ok! Il mio tempo a disposizione per fantasticare è terminato quindi mi fermo e vi posto questa ricetta che sa tanto di primavera per la sua freschezza, per i suoi colori e per il sapore, leggero e delicato.     

Ingredienti

2 litri di latte intero
gr. 20 di caglio
un cucchiaino di sale

Per insaporire e decorare

noci o pepe rosa o rucola o salmone

Versiamo nel boccale del Bimby il latte con il sale e cuocere per 15 minuti 50°vel.1, aggiungiamo il caglio 4 sec. vel. 4. Lasciamolo riposare 10 minuti nel boccale, versiamo tutto in una terrina e con l'aiuto di una paletta forata raccogliamo ciò che si è formato e poniamolo in un cestello forato con la rucola o con il pepe rosa o con un ingrediente di vostro piacimento. Lasciamo sgocciolare, solidificare ed infine capovolgiamo e serviamo  a piacere con dei pomodori o del radicchio ... a voi la scelta!!! 

lunedì 19 marzo 2012

Come fare le zeppole di S.Giuseppe al forno

Un vecchio detto popolare afferma che "La vita non è munita di un libretto di istruzioni: per questo esistono i padri". Un vero padre è colui che ti concepisce, ti cambia il pannolino, ti insegna ad andare in bicicletta, ti impara a nuotare, ti accompagna a scuola, ti misura la febbre, ti fa il quarto grado quando torni tardi da ballare, si ingelosisce se un amico ti viene a prendere sotto casa, ti aiuta nelle scelte più difficili, ti accompagna all'altare, coccola e accudisce i tuoi bambini. Si prende cura di te in ogni istante della tua vita in cambio di un semplice sorriso mentre magiche parole fuoriescono dalle labbra o meglio dal profondo del cuore: ti voglio bene, papà! Ok! Basta con i miei pensieri e visto che siamo ormai alla vigilia di S.Giuseppe voglio fare gli auguri a tutti i papà che leggeranno questo post e non a caso offro loro questi splendidi e gustosi dolcetti: le zeppole di S.Giuseppe cotte al forno. Ci tengo a precisare che questa ricetta mi è stata gentilmente fornita da Concetta, una mia cara amica abruzzese, una vera cuoca, capace di realizzare sempre originali e interessanti piatti tipici della sua regione e non solo. Ma di questo, ve lo prometto, ne parlerò in un prossimo post e ne imparerete delle ... belle!!!


Ingredienti

4 uova 
gr.150 di farina
una punta di cucchiaio di zucchero
gr. 100 di burro ammorbidito
gr, 250 di acqua
1 pizzico di sale
1 bustina di vanillina 

Per farcire e decorare

1 litro di crema
amarene sciroppate

Portiamo a bollore l'acqua nella quale abbiamo aggiunto il burro e il sale, quindi versiamoci la farina e, sempre mescolando, teniamo l'impasto sul fuoco finché inizia a fare un leggero sfrigolio e  a staccarsi dalla casseruola. Lasciamo raffreddare il composto, poi uniamo le uova, una alla volta, lo zucchero e la vanillina. Lavoriamo per qualche minuto fino ad ottenere un impasto morbido e compatto che trasferiamo nella tasca da pasticcere. Foderiamo con la cartaforno la teglia del forno e con la tasca da pasticcere dotata della bocchetta a stella disegniamo due cerchi concentrici, forma tipica delle zeppole e facendo attenzione a distanziarle tra loro perché tendono ad aumentare di volume durante la cottura. Cuociamo a forno caldo a 180° per 20 minuti. Forniamo, lasciamo raffreddare e poi procediamo alla farcitura e alla decorazione con la crema e con le amarene allo sciroppo. Buon appetito!!!


Lo so che è una magra consolazione ma purtroppo vi lascio solo la fotografia che, solo in parte, rende merito a tutta la morbidezza, alla golosità e alla prelibatezza di questi dolcetti.



                                                             


  

lunedì 12 marzo 2012

Una torta speciale in pdz

Ssst! Non facciamoci sentire, deve essere una sorpresa! Avvicinatevi allo schermo e vi svelerò un mio piccolo segreto. Qualche giorno fa sono stata invitata a partecipare al compleanno del blog di Cultura del frumento, ideato e curato dal Molino F.lli Chiavazza e sono stata felicissima. Non ho avuto dubbi sul regalo mentre qualche perplessità l'ho avuta sulla scelta della "carta" da usare per fare la confezione. Poi pensandosi bene, visto che il compleanno precede qualche giorno l'arrivo della primavera ho optato per una "carta" bianca con stampati dei rami di pesco in fiore. Cosa ne dite?



Sono proprio curiosa di vedere l'espressione del blog quando aprirà questo pacco "torta", realizzato pensando a questo anno trascorso insieme a tutti noi che seguiamo le varie iniziative, le ricette e i suoi consigli. Per i più curiosi posso dire in anteprima che la torta è fatta con pan di spagna, farcito con crema al mascarpone e le decorazioni sono di pasta di zucchero. Però un compleanno non è un vero compleanno se non c'è un piccolo regalo! Vi confido che all'interno della torta ho posizionato una scatolina di plexiglass contenente un cuoricino di pdz, per dimostrargli che non solo è entrato con  i prodotti nelle nostre cucine ma anche nel cuore di ognuno di noi. E poi c'è chi dice che le torta non hanno un cuore!!!


Con grande piacere partecipo al contest


Spero che questa torta abbia tutti i connotati per partecipare anche al contest


Auguri e buon appetito! 

venerdì 9 marzo 2012

Festa della donna e tortine ripiene di marmellata d'arancia

Spero di essere ancora in tempo per fare gli auguri a tutte le donne con questa mia ricetta. E' luogo comune dire che la festa della donna dovrebbe essere tutti i giorni e non solo un giorno: è vero!!! Anzi , verissimo! E' una festa commerciale. Vero! Verissimo! Ma questo giorno ci deve fare riflettere sulla situazione femminile con tutte le difficoltà, su quello che in questi anni ha ottenuto e quello che deve ancora ottenere, su tutte le discriminazioni che ancora deve subire, sia in casa che nei luoghi di lavoro. Senza dimenticare l'importanza del ruolo della donna di oggi che fa da tramite tra quella di ieri e quella di domani, ponendo le basi solide per ottenere la valorizzazione della propria personalità. Tante parole sono state spese in questa giornata ed io mi sento di dedicare questo post a tutte le donne e in particolare a quelle che in silenzio soffrono. La forza delle donne è nelle donne.


Tortine ripiene di marmellata d'arancia

Ingredienti

2 uova
un vasetto di yogurt
gr. 120 di burro
gr. 60 di zucchero
gr. 300 di farina
1 bustina di lievito

Per farcire

marmellata di arance

Per decorare

pasta di zucchero
confettini a mimosa

Sbattiamo le uova con lo zucchero fino ad ottenere una spuma gonfia e cremosa. Uniamo lo yogurt, il burro fuso ed infine la farina setacciata unita al lievito. Versiamo l'impasto ottenuto nei pirottini di carta in questo ordine: un cucchiaio d'impasto, un cucchiaio di marmellata d'arance ed infine un'altro cucchiaio d'impasto. Mi raccomando non riempiamo completamente il pirottino altrimenti durante la cottura l'impasto potrebbe fuoriuscire. Cuociamo in forno preriscaldato a 180° per 20 minuti. Sforniamo e lasciamo raffreddare. Ora procediamo alla decorazione con la pasta di zucchero lasciando libero sfogo alla propria fantasia. Io ho usato la pdz bianca, stesa sottilmente, disegnata con un cutter ed infine tagliata con un coppapasta. Dove s'incrociano le rette ho posizionato un confettino con la  forma e con il sapore di mimosa. Buon appetito

martedì 6 marzo 2012

Un reportage insolito sul Carnevale: i carri e la Musica Arabita di Fano

                                                          Mi viene quasi da ridere,


anzi da sorridere pensando alla felicità che il Carnevale di Fano, anche quest'anno, è riuscito a suscitare in ognuno di noi. Indubbiamente è una manifestazione che permette a tutti, bambini, giovani e adulti di partecipare attivamente lasciando libero sfogo a tutta la propria fantasia.
C'è chi ama i carri fin dal primo momento, curando ogni più piccolo particolare


C'è chi si diverte a lanciare dolciumi, mi correggo quintali di dolciumi dai carri,

 

mentre c'è chi non perde la speranza di portarsi a casa un abbondante bottino di caramelle e di cioccolatini. Al passaggio dei carri, la folla incita il getto con urla, schiamazzi con le braccia elevate in alto e con l'ausilio di ombrelli e di prendigetto
.


C'è chi la felicità la trova nel mascherarsi: da solo, in compagnia o insieme a tutta la famiglia


Poi ci sono loro: i carri allegorici che fanno da padroni nella nostra città, gironzolando indisturbati, direi quasi venerati e osannati da tutti i partecipanti. Con fare elegante sfilano lentamente lungo Viale Gramsci per poi giungere alla zona Pincio, sfiorando bellissimi monumenti, simbolo della città di Fano.
Qualche soggetto vorrebbe toccare con un dito i merli di Porta Maggiore,


altri fanno gli "spiritosi" sbucando all'improvviso dai vecchi vicoli della città.


o direttamente dall'Arco d'Augusto



e festosi sfilano davanti all'ex Caserma Paolini emanando un'allegria contagiosa



 Ed ecco in lontananza la " Vedova nera" che è riuscita, con il suo sguardo intrigante, a sconvolgere tutti: ma dobbiamo attraversare Borgo Cavour per poterla vedere più da vicino.


E visto che ci siamo, possiamo dare una sbirciatina anche al bellissimo carro dedicato ad Europotter, che ormai sopraggiunta la notte, non ha perso l'occasione per illuminarsi. Ricordatevi che alla nostra destra c'è la bellissima e significativa chiesa di San Leonardo 


Ma concedetemi di fare un passo indietro e tornare a quel profumo di zucchero filato e di castagnole appena fritte, che avevo avvertito gironzolando tra le bancarelle che fanno da cornice alla sfilata. Quindi seguitemi, come io ho seguito il mio fiuto per non perdervi l'occasione di ammirare e di assaggiare le deliziose castagnole  realizzate dalla Società Olimpia di Cuccurano.


 
La ricetta è semplicissima: uova, zucchero, farina ... le quantità? Sono sicura che se avessi avuto un po' più di tempo sarei riuscita a carpire tutti i loro segreti. Ma all'improvviso sono stata catturata da una musica strana. Ma, si! Sono loro! Tutti i componenti della Musica Arabita di Fano, che con i loro particolari strumenti musicali rendono allegro e vivace il Carnevale. E ricordatevi che, come diceva G.Leopardi "Chi ha il coraggio di ridere è il padrone del mondo".


E mentre l'aria è satura di profumi, di suoni e di colori, la Musica Arabita si allontana ingoiata dalla folla gioiosa e curiosa.



Sulle note del loro cavallo di battaglia "Rosamunda" saluto il Carnevale che lentamente,in punta di piedi, se ne sta andando e mi rendo conto che siamo ormai in piena Quaresima. Cosa dire? Tutte le volte che si conclude un grande evento rimane un grande vuoto, ma il nostro sarà presto colmato visto che a Fano c'è anche il Carnevale estivo dove spero d'incontrare nuovamente la Vedova Nera con i suoi bellissimi occhi verdi


sabato 3 marzo 2012

Le mie ciambelline alla moretta di Fano

Spero che il mio problema sia qualche volta anche il vostro. Tutte le volte che intendo scrive un post non so mai come iniziare. Più precisamente mi si prospettano nella mente tante ipotesi e su di ognuna inizio a fantasticare. Pensate, oggi ho realizzato le mie ciambelline alla moretta e mentre si cuocevano già immaginavo la mia ricetta presentata dalla famosa conduttrice nella sua trasmissione dedicata alla cucina. Stop! Mi sono detta! Non mi sembra opportuno introdurre questa ricetta in una maniera ormai scontata. Qui ci vorrebbe l'intervento di un personaggio al di sopra di ogni aspettativa e inerente all'occasione e alla ricetta stessa. Ed ecco che inizio a fare la lista mentale di tutti gli ipotetici presentatori ma uno tra tutti mi convince e balza a piedi pari in poolposition. Ha tutte le carte in regola per essere investito di questa carica. E' un vero uomo di mare, ha l'occhio ancora vigile, adora la bella ... vita, sprizza felicità da ogni poro, gli piacciono i sapori veri e non a caso sta gustandosi un bicchierino di Moretta. Lo riconoscete è l'interprete del carro "La mureta del pescator" realizzato da Fantagruel.
Come, non l'avete mai visto? Vi do la possibilità d'incontrarlo personalmente; infatti sarà ancora presente domenica 4 marzo al Carnevale di Fano e farà da apripista ai carri allegorici e alle sfilate mascherate. 


Cosa ne dite ho scelto bene? Si offenderà la famosa presentatrice? Io ho seguito il consiglio del proverbio che dice "Gente e buoi dei paesi tuoi". Forse sono stata un po' troppo alla lettera, ma ho in mente tante ricette che non mi basteranno i presentatori!!!
Bando ai discorsi e via alla ricetta delle ciambelline alla moretta

Ingredienti per le ciambelline

4 uova
gr. 175 di zucchero
gr. 175 di burro
gr. 175 di farina
 1/2 bustina di lievito in polvere

per la bagna

2 bicchierini di moretta (ricetta a seguito)

per la farcitura

crema al mascarpone
cacao in polvere 
chicchi di caffè


Sbattete i tuorli con lo zucchero fino ad ottenere una spuma morbida, aggiungete gli albumi, precedentemente montati a neve, il burro fuso, la farina setacciata e il lievito. Mescolate e versate il morbido composto in piccoli stampi a forma di ciambelline. Cuocete a 180° in forno preriscaldato per 30 minuti. Sfornate e lasciate raffreddare sulla grata per dolci. Intanto preparate la crema al mascarpone con tuorli d'uovo, zucchero e mascarpone. Prendete le ciambelle irroratele di moretta, spolverizzate di cacao, riempite il buco centrale di crema e decorate con un chicco di caffè. Buon appetito!




Sono sicura che tutti conoscete la moretta di Fano, ma se tra voi c'è qualcuno che ha qualche lacuna in materia mi fa piacere darvi qualche indicazione. La moretta è una bevanda tipica di Fano ed una miscela di caffè, anice, rum e cognac, il tutto aromatizzato dalla scorza gialla del limone ed addolcito dallo zucchero. La proporzione? Sono convinta che  ogni famiglia abbia la propria ricetta, magari rivisitata in base ai gusti personali. Per chi vuol rimanere sul tradizionale esistono in commercio bottiglie contenenti il preparato già pronta da aggiungere al caffè. Meglio di così! 

giovedì 1 marzo 2012

Focaccia al miele

"Ricetta scontata!" potrebbe pensare qualcuno, visto che nel web girano molte versioni di questa preparazione dolce o salata a base di pasta di pane cotta al forno in teglie molto larghe o direttamente sulla placca. Ma la mia ricetta ha una particolarità o meglio un ingrediente insolito che ottengo quando realizzo il burro in casa. Avete mai provato a fare il burro? E' semplice! Centrifugate la panna e noterete che dopo pochi minuti il liquido si monterà e se continuate si formerà il classico panetto di burro, separato da un liquido di scarto biancastro lattiginoso. Questo è l'ingrediente che useremo per impastare la nostra focaccia. Ah! Dimenticavo un altro ingrediente fondamentale e un po' curioso per una focaccia salata è il miele, che di solito utilizziamo per confezionare dolci.

                                                                  Ingredienti
                                                                  
                                                              gr. 200 di liquido ottenuto nel fare il burro (sostituibile con il latte)    
                                                              un cucchiaino di miele
                                                              gr. 50 di olio extravergine di oliva
                                                              gr. 25 di lievito di birra    
                                                              gr. 400 di farina    
                                                              sale fino e grosso    
                                                              un rametto di rosmarino    

Sulla spianatoia ponete la farina, unite il liquido precedentemente scaldato e nel quale avete fatto sciogliere il lievito e il cucchiaino di miele. Aggiungete l'olio e il sale fino e iniziate ad impastare fino ad ottenere un composto morbido e liscio. Lasciate lievitare per circa un'ora poi rilavorate e stendete l'impasto sulla teglia creando sulla superficie di piccoli avvallamenti e spargete qualche granello di sale grosso e alcuni aghi di rosmarino. Il tocco finale è dato da un leggero filo d'olio quindi lasciate di nuovo lievitare per circa un'ora. Infornate in forno precedentemente riscaldato a  200° per 45 minuti. Buon Appetito!




Con questa ricetta partecipo al contest ideato da Cappuccino e Cornetto nella sessione salati

Non so a voi che effetto può aver provocato leggere questa ricetta .... a me è venuta l'acquolina in bocca e mi sembra di sentire il profumo ... o ... Oddio la focaccia è nel forno ... spero che non si sia bruciata altrimenti ... se vi fa piacere posso sempre venire da voi ad assaggiarne un pezzettino!!!
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