domenica 31 luglio 2011

L'estate nel barattolo: marmellata di pesche




Purtroppo questi ultimi giorni di luglio sono stati caratterizzati dal freddo e dalla pioggia. Peccato! Ma non bisogna mai disperare e fate come me cercate di trovare il bello anche nelle situazioni più disperate. E così mentre fuori pioveva, invece di arrabbiarmi perché il tempo non permetteva di andare al mare, ho deciso di fare la marmellata. Adoro fare la marmellata, in tutte le stagioni, e sopratutto in questo periodo quando la frutta ha l'allegria, i colori e la luce dell'estate. E' bastato solo un raggio di sole per darmi quella "spinta" per andare nel giardino, fare qualche fotografia alla frutta, bagnata dalla pioggia e pronta per essere raccolta, quindi rientrare il casa con il mio cestino di vimini stracolmo di bellissime pesche. Mi sono seduta un minuto per ammirare quanto amore ci mette la natura per creare tutto ciò che produce e spesso non ce ne rendiamo conto. Veramente belle, sode e tutte a pasta gialla con la buccia sottilissima e vellutata dai colori sfumati dal giallo rosato al rosso cupo. Un'immagine degna di un dipinto. Non essendo all'altezza di questa mia idea ho pensato bene di portarmi il ricordo di questa meravigliosa frutta realizzando la mia marmellata di pesche.

                                                                         Ingredienti
    
                                                                         Kg.1 di pesche mature e sode
                                                                         gr. 350 di zucchero
                                                                         succo di un limone
                                                                         stecca di cannella (a piacere)

Lavare, denocciolare e tagliare a piccoli pezzi la frutta. Porre in un tegame con lo zucchero e lasciare bollire lentamente per circa due ore. Controllare ogni tanto per evitare che si attacchi e mescolare lentamente. Trascorso il tempo fare la classica prova del cucchiaino di marmellata sul piattino e regolarsi di conseguenza. Se appare ancora lenta fare bollire per un'altra mezz'ora, altrimenti se la goccia di marmellata risulta soda e compatta si può procedere nel confezionamento dei barattoli, precedentemente sterilizzati. Appena terminato questa operazione rovesciare i barattoli chiusi per fare formare il sottovuoto e per un'ulteriore sicurezza farli sterilizzare il acqua bollente per 20 minuti. Buon Appetito!
                                                                       

venerdì 22 luglio 2011

Festa del fritto: nodini dell'amore

Tutto è iniziato a febbraio, quando ho ricevuto una telefonata quasi inaspettata da parte di Rossella, amministratrice dell'Associazione Quei d'la dal fium di Fano...  Mi trovo a Pesaro, per risolvere un problema inerente ad una mia attività collaterale al mio lavoro, quando squilla il cellulare e nello schermo appare il nome di chi vuole scambiare con me quattro chiacchiere. E' Rossella ... ci salutiamo ... ci aggiorniamo sul nostro strato di salute e su quello dei nostri cari ... poi parliamo del tempo e del freddo inverno che sembra non finire mai ... ed infine la domanda o meglio la molla che ha messo in moto uno strano meccanismo. "Sabri, faresti un dolce per la Festa del Fritto?". Rimango per alcuni secondi in silenzio e sinceramente non so se perché ho la mente rivolta ad altri pensieri o perché già penso a cosa poter realizzare ... ma purtroppo non mi viene in mente nessuna torta fritta, quindi la risposta già ve la potete immaginare. Ma avete presente quella frazione di tempo che basta per dal vita ad un'idea? Ecco, mi sembra che già nella mia mente tutto sta prendendo forma ,anche se ancora solo nei suoi caratteri sicuramente molto primordiali. Quindi dal mio mondo fantastico rispondo a Rossella "Non mi viene in mente nessun dolce fritto innovativo, ma potrei presentare alcune prelibatezze tipiche della nostra zona, visto che le Marche vantano nella loro tradizione culinaria molti dolci fritti. E il tutto mi piacerebbe porlo sulle torri di un castello di ... sabbia". Rossella non mi risponde o pensa o mi crede impazzita o  non ha capito subito la mia idea. Lo so non sempre è facile stare dietro alla mia fantasia e sinceramente qualche volta anche io ho delle difficoltà e mi chiedo quale sia l'orizzonte del mio pensiero e spesso impongo alla mia mente di stare tranquilla senza svolazzare a destra e a sinistra. "Ehi! Rossella ci sei?" Lo so che c'è! E' una persona molto intelligente ... già sta pensando alla mia idea e da buona organizzatrice mi invita a cena. Come poter rifiutare? No, io non rifiuto mai un invito, questo è un mio principio di vita. Se ti invitano vuol dire che gradiscono la tua compagnia, quindi per quale motivo non accettare. Ho già le idee ben chiare e quando, durante il nostro incontro, le prospetto il mio progetto mi sembra soddisfatta. Ok! Procedo con la posa in opera del primo mattone o meglio del primo pezzo di polistirolo. Beh! Non sto a dilungarmi su tutti i particolari: il fatto è che giorno dopo giorno ho visto prendere forma un bellissimo castello con le quattro torri. Questa è la prima torre, dedicata, come potete immaginare dallo stemma, alla città di Fano



Questa è la seconda torre, con lo stemma dell'evento inserito nella Festa del Fritto: Fritto d'autore, al quale ho partecipato al fianco del famoso cuoco Federico Delmonte e del sommelier  di fama internazionale Otello Renzi


E questo è il castello al completo che ho presentato durante la Festa del Fritto.




Cosa ne dite se vi propongo la ricetta dei nodini dell'amore?

ingredienti
gr. 400 di farina
gr. 100 di burro
gr. 100 di vino liquoroso
un cucchiaino di lievito per dolci
un uovo
olio per friggere

Impastare tutti gli ingredienti (escluso olio per friggere), formare un impasto morbido e lasciare riposare per mezz'ora. Trascorso il tempo previsto, tirare la sfoglia alta un centimetro e tagliare delle strisce larghe un centimetro e lunghe cm. 10. Formare dei nodini e friggerli in abbondante olio bollente. Scolare sulla carta assorbente e servirli caldi polverizzati con zucchero a velo. Buon appetito!



Ringrazio tutti coloro che mi hanno aiutato a realizzare la mia idea e Fano Tv che ha trasmesso tutta la manifestazione. A presto.
P.S. Per chi non lo avesse capito il castello non era di sabbia ma "sabbiato" con lo zucchero di canna. 

mercoledì 20 luglio 2011

Fano dei Cesari: la fazione della Volpe vince la corsa delle bighe

Come può una fanese doc, come me, non dedicare un post alla "Fano dei Cesari"? Non è possibile! Lascio, come al solito, tutti le informazioni tecniche alla stampa, mentre io vorrei soffermarmi su alcuni particolari che solitamente emergono in maniera marginale, anche se comunque sempre menzionati. E sto parlando della dedizione che traspare in tutte le sfilate,sia goliardiche che storiche, realizzate dalle varie fazioni. Un passo indietro! Per chi non conoscesse ancora la Fano dei Cesari, posso dire in poche parole che si tratta di uno degli eventi estivi più lunghi e più rappresentativi della mia città: in questo periodo, Fano si trasforma  rivivendo momenti della antica vita romana. E' ovvio che per dare vita ad una tale manifestazione è importante il contributo di tutti i fanesi che vengono coinvolti in prima persona sia per l'ideazione, la realizzazione e la partecipazione a tale evento. Tutti si mobilitano, dalla sarta all'organizzatore, dalla parrucchiera all'insegnante di ballo, dal falegname al turista, al quale piace partecipare alla sfilata. Purtroppo il tempo che ci viene concesso per creare le varie scenografie è sempre molto poco ma grazie alla collaborazione e una giusta dose di organizzazione riusciamo a divertirci, a soddisfare le nostre aspettative ottenendo ottimi risultati. La mia fazione è quella della Volpe, che quest'anno ha vinto la corsa delle bighe e colgo l'occasione per ringraziare tutti coloro che hanno creduto e continueranno a credere nel sano principio del cooperare, lavorando uno accanto all'altro, cercando di portare avanti un lavoro di squadra. Il mio lavoro, come vi potete immaginare è stato quello d'ideare e realizzare gli abiti della sfilata storica. Grande soddisfazione! E dopo tanto, e dico tanto, lavoro, mi sono commossa quando ho visto sfilare i vari personaggi che indossavano il frutto della mia fantasia, del mio tempo e del mio amore per il lavoro. Penso che la maggior parte di voi riesca a capire in pieno quello che intendo, perché voi mi assomigliate e sapete quale sia la sensazione che si prova nel materializzare una propria idea che sia un dolce, una poesia o un qualsiasi progetto. La sensazione è la stessa e molte volte è bello riuscire a condividerla con altre persone. Oggi la voglio condividere con voi! Vi presento le mie creazioni ... 

 


In questa foto gli abiti sono indossati da Mnemoside (rappresentata da Marisa Mancinelli), personificazione della memoria e da Zeus (rappresentato da Angelo Fioretti), re e padre degli dei, sovrano dell'Olimpo, Dio del cielo e del tuono. Si narra che Mnemosine fu amata da Zeus, il quale si presentò sotto forma di pastore; i due si unirono per nove notti di seguito sui monti della Pieria e dopo un anno Mnemosine partorì nove figlie: le Muse. Ma lasciamo stare Zeus: potrebbe innervosirsi e lanciarci qualche saetta! 

Un altro abito è quello indossato da una delle meravigliose Muse: Erato (rappresentato da Eleonora Fioretti)



Questa Musa è l'ispiratrice dell'amore e molti poeti antichi la invocavano nelle loro composizioni amorose dando origine ad una poesia anacreontica, che rifiuta i valori eroici in cambio di un nuovo equilibrio situato nella temperanza che favorisce la pace. Altri tre abiti erano indossati dalle sue ancelle, anche loro molto belle!  E' ovvio che mi sono cucita un abito anche per me, che impersonavo la Musa Talìa, rappresentante della commedia e della poesia bucolica. Non vi voglio presentare il mio abito ma l'acconciatura realizzata dalla mia cara parrucchiera, dopo un'accurato studio di immagini e riproduzioni del tempo degli antichi romani. 

 
Non sto certo a raccontarvi l'emozione che si prova poi a sfilare lungo le vie del centro storico per poi fare ingresso, attraverso l'Arco d'Augusto, nella zona Pincio, dove ogni anno si svolge la famosa corsa delle bighe. Sembra di  ritornare indietro nel tempo e vi invito almeno una volta a partecipare a questa grande manifestazione. Viva la fazione della Volpe! 

martedì 5 luglio 2011

Sfilata di moda: Notte in moda a Fano


Domenica 3 luglio si è svolta a Fano una bellissima sfilata di moda ideata da Michela Ricci, insegnante di modellismo,taglio e confezione e da Jean Claude Poderini, docente di stilismo. Questa sfilata viene effettuata  alla fine dei corsi durante i quali le allieve imparano a confezionare abiti, gonne, giacche, cappotti e pantaloni. Tra queste allieve,  per chi ancora non lo avesse capito, ci sono anche io e colgo questa occasione per fare i complimenti a Michela che, con la sua semplicità, è riuscita a dare vita ad un evento unico per la nostra città, dimostrando una grande professionalità. Non vi voglio parlare della sfilata ma del corso di modellismo al quale ho partecipato insieme a tante altre allieve e  se  qualcuno volesse informazioni sui nuovi corsi può contattare l'Associazione Culturale ArteModa  di Fano. La mia passione per il cucito è sicuramente nata con me ma è stata alimentata nell'arco della mia vita dalla presenza di persone amanti del cucito e che sono state capaci di trasmettermi la loro grande volontà di vedere realizzato una propria creazione, che in questo caso è un indumento. Ho parlato di grande volontà, perché non potete immaginarvi quanto lavoro ci sia per realizzare un abito, anche semplicemente una gonna. Sicuramente è molto più semplice andare in un negozio e comperarsela già cucita, spendendo a volte anche meno. Ma volete mettere la soddisfazione di indossare un abito e dire "Questo l'ho fatto io!". E vi garantisco che, se si seguono le regole  insegnate durante i corsi, qualsiasi capo è perfetto. Questo è anche un modo per crearsi qualcosa di unico, di originale e di artigianale: un capo che sicuramente avrà tanto da raccontare. 



Questo è uno dei due abiti con la quale ho partecipato alla sfilata. E' un modello indicato per il tipo di stoffa, una bellissima seta pura, che lo rendere giovane, fresco e che si presta ad ogni occasione, sia per un'elegante serata in uno chalet in riva al mare che per un pranzo informale tra amici al bordo di una piscina. Saranno poi gli accessori a fare la differenza. Non mi posso certo dimenticare di dirvi che, insieme ad altre nove allieve   ho ricevuto un piccolo ma grande "premio": il mio abito sarà pubblicato sulla rivista LifePeople. Un premio meritatissimo è stato assegnato alla mia amica Anna, una vera stilista, che avrà la possibilità di effettuare due mesi di stage presso Siviglia Atelier, un brand famoso in tutto il mondo. Ora vi lascio, altrimenti domani cosa avrò  da pubblicare?    

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